Responsabile Scientifico: dott.ssa Rossella Pumpo
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RAZIONALE SCIENTIFICO
Il settore sanitario è responsabile del 4,4% delle emissioni totali di gas serra (GHG) a livello mondiale.
L’endoscopia digestiva, essendo una specialità ad alto rendimento, con volumi nazionali che raggiungono diversi milioni di procedure all’anno, è considerata il terzo reparto con il più alto tasso di produzione di rifiuti pericolosi in un ospedale, per posto letto occupato giornalmente (dopo anestesia e pediatria/terapia intensiva) e il secondo produttore di rifiuti per procedura clinica dopo la radiologia e contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra (GHG): sulla base dell’utilizzo operativo di energia e dei rifiuti di plastica derivanti dalle sole procedure endoscopiche, l’impronta di carbonio stimata dell’endoscopia negli Stati Uniti è di 85.768 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, equivalenti a >9 milioni di galloni di benzina consumati, 94 milioni di libbre di carbone bruciati e 212 milioni di miglia percorse in media in un’auto non elettrica.
A ciò va aggiunto l’impatto relativo al consumo di acqua, alle notevoli esigenze di amministrazione, ai viaggi dei pazienti e del personale, nonché all’elevato consumo di energia negli immobili.
Nel contesto della riduzione dell’impatto ambientale dell’assistenza sanitaria, c’è ora un notevole interesse per l’impronta di carbonio e l’impatto dei gas serra della gastroenterologia, dell’epatologia e della pratica dell’endoscopia gastrointestinale e un’endoscopia sostenibile nel contesto del cambiamento climatico è ora al centro di sfide globali più ampie che potrebbero ridurre significativamente l’impatto ambientale.
Mancano, allo stato, la consapevolezza di questi problemi e una guida su interventi pratici per mitigare l’impronta di carbonio dell’endoscopia gastrointestinale.
Questo Corso si pone l’obiettivo di discutere le misure pratiche per ridurre l’impatto della gastroenterologia, dell’epatologia e della pratica dell’endoscopia gastrointestinale sull’ambiente applicabili alle unità di gastroenterologia, epatologia, endoscopia digestiva nonché ai professionisti.
L’adozione di queste misure faciliterà e promuoverà nuove pratiche e l’evoluzione di una specialità più sostenibile.
Il Corso è rivolto a 70 partecipanti, Medici Chirurghi specialisti in gastroenterologia, medicina interna, medicina generale (medici di famiglia), scienza dell’alimentazione e dietetica, chirurgia generale, oncologia.
Il Corso è rivolto a 70 partecipanti, Medici Chirurghi specialisti in gastroenterologia, medicina interna, medicina generale (medici di famiglia), scienza dell’alimentazione e dietetica, chirurgia generale, oncologia.
L’iscrizione è obbligatoria e dovrà prevenire alla segreteria organizzativa attraverso il sito www.matmediasrl.it entro il 1 Dicembre 2025
